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Mia - Ivan Zaytsev con Marco Pastonesi

Quando il tetto del Palazzetto sembra alzarsi e abbassarsi ritmicamente come il torace di un brontosauro, per la tensione, l'eccitazione e la pressione della tifoseria, allora l'ambiente è perfetto per Ivan, lo Zar, colonna portante della nostra nazionale di pallavolo. Le sue parole raccontano vittorie, cadute, urla e sudore, ma anche attimi eterni e immobili, quelli "in cui stai per battere o ricevere, stai aspettando il fischio dell'arbitro e gli occhi della folla per ricominciare il combattimento, e davanti ti passa tutto e niente, il film di una vita e il vuoto pneumatico".

E' un libro pieno di energia, che a ritmo incalzante ripercorre la vita di Ivan, da Spoleto, dove nasce e inizia a giocare, poi a Agrigento, Lugano, Bratislava, San Pietroburgo, Perugia in un crescendo di passione e di risultati. Se l'inizio della sua carriera è segnato dall'essere sempre considerato "il figlio di" -il padre ha vinto tutto quanto si poteva vincere con l'Unione Sovietica-, poco per volta, passando per il beach volley, spostandosi alla ricerca di esperienze sempre nuove, conoscendo l'amore e diventando padre, Ivan diventa uno dei migliori giocatori del mondo.

Mi è piaciuta la consapevolezza del percorso, quando la voglia di giocare diventa voglia di vincere e poi volontà, quella volontà che è "l'origine di un viaggio, la radice della forza, l'essenza della cazzutaggine". Tra i tanti spunti interessanti per gli sportivi e non, soprattutto per chi pratica sport individuali, c'è anche il mistero del funzionamento di una squadra: per Ivan, una orchestra che esegue il suo pezzo in perfetta sincronia, perché la pallavolo è musica, è armonia.

Attrezzatura da pallavolo by Agnese Ruggiero

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